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Articoli
Non vuole fare i compiti…
16 Marzo 2016 by Dott.ssa Francesca Dellai in Articoli

Una difficoltà che a volte possono riscontrare i genitori è quella legata ai compiti scolastici. La strategia utilizzata, spesso poco efficace, è quella di entrare in conflitto con il proprio figlio che non mostra volontà e impegno nel fare i compiti.

In effetti, se ci pensiamo bene, aspettarsi che tutti i bambini amino studiare, ed insistere per cercare di convincerli della bellezza e dell’utilità dello studio, non sempre e necessariamente può portare ai risultati auspicati.

 

Ci saranno bambini che sono davvero interessati a studiare, ma ce ne saranno altri che avranno altri interessi e preferenze. In fondo, il mondo è bello perchè è vario.

Molto più utile può essere quindi, in alcuni casi, concordare con i propri figli che sì, studiare a volte è una vera e propria seccatura, a volte difficile e inutile, a tratti noioso, che può essere normale desiderare di fare altre cose e attività, ma che non sempre è possibile; così come gli adulti devono lavorare, i bambini devono studiare e andare a scuola.

Qualche strategia per poter rendere il momento compiti più sereno esiste; tuttavia, come sempre, va ricordato che non si ha la bacchetta magica o la ricetta perfetta; più utile è sperimentare, fino a quando si trova il proprio modo personale di muoversi in questo delicato compito.

Qualche esempio:

  • Aiutare il bambino a creare uno #spazio, tranquillo e organizzato, dove poter svolgere i propri compiti
  • Aiutarlo nella #pianificazione delle attività di studio e compiti, ricordandosi di alternare il dovere a pause più o meno frequenti e lunghe (a seconda della necessità, del carico scolastico richiesto, all’età del bambino), oltre che ad attività più allettanti per il bambino stesso
  • Consentire di scegliere procedure e modalità con cui svolgere i compiti e le attività, o concordarli insieme
  • Proporre #sfide che alimentino il bisogno di efficacia e la percezione di essere capaci, oppure presentare alcuni compiti attraverso modi che consentano di percepire i risultati come vere e proprie #conquiste
  • Favorire nel bambino la soddisfazione di bisogni come quello di #competenza, autonomia e relazione: aiutarlo a creare un clima di reciproca fiducia
  • Aiutarlo a partire da domande, esperienze personali, renderli attivi, trovare agganci con la realtà, richiamare aneddoti vissuti direttamente, per favorire la memorizzazione
  • Aiutarsi con mezzi tecnologici, come per esempio uso di filmati o di programmi al computer/tablet per fare schemi e mappe per il ripasso, per rendere il più possibile accattivante le attività
  • —#Valorizzare ogni loro tentativo positivo, per piccolo che ci possa apparire
  • “Che cosa succederebbe se…”: cerchiamo di ridimensionare i loro timori e aiutiamoli a credere nelle proprie potenzialità; a volte il bambino può spaventarsi davanti a compiti che gli sembrano impossibili, aiutiamolo a capire come poterci riuscire.
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Non ho tempo O lo gestisco male? Quando si diventa Non ho tempo
O lo gestisco male?
Quando si diventa #genitori non è facile, lo sai bene, ritagliarsi del #tempo per se stessi. Soprattutto se di figli ne hai più di uno. 

Tuttavia la questione del tempo non coinvolge solo genitori o neo genitori ma accomuna un po’ tutti. 

Eppure a volte il ‘non ho tempo’ diventa un #alibi. Molto è il tempo che perdiamo, quando:
⏳non riflettiamo su cosa vogliamo fare nel tempo che abbiamo a disposizione 
⏳non ottimizziamo il tempo che abbiamo
⏳perseveriamo in azioni che al momento ci sembrano ottimali ma che nel tempo non ci arricchiscono come vorremmo

Cosa fare dunque?

💡parti da ciò che hai, fosse anche ottimizzare la passeggiata che fai per portare a spasso il tuo bimbo. In che modo? 

☎️facendo una telefonata a una persona cara
🧘🏽‍♀️ascoltando un corso di meditazione 
🗣️ascoltando radio o audio in una lingua straniera che ti piacerebbe allenare o imparare
🎶ascoltando la tua musica preferita 
📚ascoltando audio libri, podcast o corsi di formazione 

Vedi come Un’ora di passeggiata può diventare una occasione. 

A volte il tempo è lì, ma abituati a fare ciò che abbiamo sempre fatto non ci accorgiamo che il cambiamento è sempre possibile.
E come emozioni Mente•corpo•emozioni delle don E come emozioni
Mente•corpo•emozioni delle donne nel post parto 

Il post parto. 
Periodo di grandi e repentini cambiamenti. Sembra quasi di essere sulle montagne russe. 

Il #corpo può far fatica a riprendersi dal #parto e tu potresti ancora sentire dolore e fatica. Il sonno scarseggia. 
Provi gioia e immenso amore perché, finalmente, tuə figliə è al tuo fianco.

Eppure non mancano le fatiche. Far partire l’allattamento, al seno o artificiale che sia, cercare un nuovo #equilibrio con il/la neonatə, riprendere le proprie forze. Talvolta elaborare il proprio parto. Accettare il corpo che non è quello di sempre o di prima. Cercare di comunicare i propri bisogni, che talvolta rimangono offuscati anche a te. 

E poi ci sono loro. Le tue emozioni. Le tue sensazioni.

…Spaesamento. Tristezza. Nostalgia. Paura. Gratitudine. Voglia di piangere. Solitudine. Felicità. Senso di colpa. Paura di sbagliare. Inadeguatezza…

Non sei solə, nel vivere questo immenso, faticoso, meraviglioso, cammino emotivo. E questo non toglie nulla a tutto ciò che di bello si sprigiona in te e nella nuova famiglia appena nata.

Sei appena natə anche tu, cara neo mamma. Anche se sei al secondo, terzo… figlio. Ogni esperienza è a se. 

⏳Datti il tempo che senti ti serve per riprenderti;
😢Piangi se senti di aver bisogno di farlo;
👩🏻‍🤝‍👩🏼Cerca altre donne che stanno facendo un tuo simile cammino, per condividere le fatiche e le gioie o anche un caffè☕️

E se senti che la solitudine e la fatica ti sembrano davvero imponenti e non diminuiscono chiedi aiuto. Chiedere aiuto è un atto di coraggio che dobbiamo a noi stesse, per ritrovare il nostro benessere!🌸
#neomamma #maternitá #maternitàconsapevole #mirano #psicologia #solitudine
È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Vi È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Visto che c’è stata la #giornata sulla #consapevolezza relativa all’#autismo a inizio aprile ho deciso di scrivere su questo tema! Per anni ho lavorato con bimbi e #famiglie che vivono in prima persona questa #diagnosi e tuttora svolgo, con #persone con #autismo ad #altofunzionamento, #percorsi di #psicoterapia. È un mondo dalle infinite sfaccettature e restare aggiornati è fondamentale per essere davvero di aiuto! Vi rimando alle storie oggi per il link diretto all’articolo! 💫 Buona lettura!
👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕 Vi si 👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕
Vi siete mai soffermati a chiedervi come vi descriverebbero i vostri cari? Amici, famigliari, colleghi che siano?

Ve lo chiedo perché di frequente, gli occhi 👀 con cui osserviamo noi stessə sono quelli del giudizio (negativo) e della severità.

Vorremmo essere più belli, meno rugosi, avere capelli più lucenti, meno pancia, più fianchi, meno seno, gambe più snelle…

Potrei continuare ma avete capito il concetto.

Quando ci guardiamo allo specchio 🪞 i pensieri che fai di te stessə quali sono? Prestaci caso. E soprattutto, allenati a osservarti con gli occhi degli altri che ti amano. Apprezzano anche i difetti (inevitabili) che ognuno di noi ha ma che magari, per loro, sono la tua peculiarità.
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