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Non vuole fare i compiti…
Articoli
Come farsi degli amici e tenerseli
11 Marzo 2016 by Dott.ssa Francesca Dellai in Articoli

“Che cosa vuol dire addomesticare?”
” E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”
” Creare dei legami?”
” Certo”, disse la volpe. ” Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
—

Brano tratto dal Piccolo Principe, di A. Saint Exupery.

In questo libro, durante l’Incontro del principe con la volpe, quest’ultima spiega il significato di ‘addomesticare’.

Significa “stabilire dei legami”: se si vuole un amico occorre addomesticarlo, quindi imparare a #creare dei #legami.

Se ci si riflette, la convivenza sociale, perchè assuma forme compatibili e socialmente accettabili, ci viene insegnata fin da piccoli. I bambini piccoli si muovono nella relazione con gli altri #sperimentando, e grazie all’aiuto degli adulti e degli amici più grandi, apprendono poco alla volta il modo più funzionale per stare con gli altri.

Imparano per esempio che può essere poco piacevole strappare un gioco dalle mani di un bambino più grande; di come non sia tanto l’evitare l’instaurarsi di conflitti l’obiettivo, ma piuttosto di come sia maggioremente utile imparare a gestirli in maniera il più efficace possibile. E molto altro.

In quanto adulti, genitori o educatori, possiamo chiederci quale ruolo possiamo avere noi per favorire e migliorare la socializzazione fra i pari, favorendo un rapporto più sereno e tranquillo, fra di loro ma anche fra loro e noi.

Da una parte possono valere le stesse regole per la comunicazione efficace a seconda della persona che abbiamo di volta in volta di fronte (leggi l’articolo Parlo, parlo… nessuno mi capisce), dall’altra possiamo facilitare lo stare in gruppo attraverso semplici regole di buona convivenza.

Può essere utile, soprattutto nei momenti di gioco e più ricreativi, in cui i bambini sono lasciati più liberi di muoversi:

  • Stabilire insieme le #regole da rispettare e i turni di gioco
  • Definire fin dall’inizio, cosa succede se uno sbaglia, per rendere il tutto più chiaro possibile e creare anticipazioni delle diverse possibilità
  • Trovare il modo per coinvolgere tutti, facendo rispettare eventuali attese e turni di gioco
  • Utilizzare il proprio comportamento per guidare i bambini a fare ciò che ci si aspetta da loro, cercando di esser buoni esempi (è più efficace per esempio dare esempio di un tono di voce adeguato e basso piuttosto che dire al bambino di non urlare…)
  • Più che dare divieti è più utile e immediato per il bambino che si dia il comportamento desiderato, quindi per esempio, invece di dire ‘non correre’ si può suggerire ‘camminiamo piano…’
  • Non dare nulla per scontato, quindi se si chiede al bambino qualche cosa o un comportamento specifico, può essere utile dare le spiegazioni della richiesta che gli stiamo facendo (per esempio ‘potresti farti male a rimanere in piedi sul triciclo, prova a metterti seduto e vediamo quanto vai veloce…’)

Inoltre è importante ricordarsi che i bambini sperimentano e si modellano fra di loro, possiamo aiutarli a farlo in maniera positiva e serena, cercando di non imporre troppi limiti o diventando una presenza invadente, ma piuttosto lasciando loro la possibilità di mettersi in gioco, sicuri che noi siamo lì pronti ad aiutarli.

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Non ho tempo O lo gestisco male? Quando si diventa Non ho tempo
O lo gestisco male?
Quando si diventa #genitori non è facile, lo sai bene, ritagliarsi del #tempo per se stessi. Soprattutto se di figli ne hai più di uno. 

Tuttavia la questione del tempo non coinvolge solo genitori o neo genitori ma accomuna un po’ tutti. 

Eppure a volte il ‘non ho tempo’ diventa un #alibi. Molto è il tempo che perdiamo, quando:
⏳non riflettiamo su cosa vogliamo fare nel tempo che abbiamo a disposizione 
⏳non ottimizziamo il tempo che abbiamo
⏳perseveriamo in azioni che al momento ci sembrano ottimali ma che nel tempo non ci arricchiscono come vorremmo

Cosa fare dunque?

💡parti da ciò che hai, fosse anche ottimizzare la passeggiata che fai per portare a spasso il tuo bimbo. In che modo? 

☎️facendo una telefonata a una persona cara
🧘🏽‍♀️ascoltando un corso di meditazione 
🗣️ascoltando radio o audio in una lingua straniera che ti piacerebbe allenare o imparare
🎶ascoltando la tua musica preferita 
📚ascoltando audio libri, podcast o corsi di formazione 

Vedi come Un’ora di passeggiata può diventare una occasione. 

A volte il tempo è lì, ma abituati a fare ciò che abbiamo sempre fatto non ci accorgiamo che il cambiamento è sempre possibile.
E come emozioni Mente•corpo•emozioni delle don E come emozioni
Mente•corpo•emozioni delle donne nel post parto 

Il post parto. 
Periodo di grandi e repentini cambiamenti. Sembra quasi di essere sulle montagne russe. 

Il #corpo può far fatica a riprendersi dal #parto e tu potresti ancora sentire dolore e fatica. Il sonno scarseggia. 
Provi gioia e immenso amore perché, finalmente, tuə figliə è al tuo fianco.

Eppure non mancano le fatiche. Far partire l’allattamento, al seno o artificiale che sia, cercare un nuovo #equilibrio con il/la neonatə, riprendere le proprie forze. Talvolta elaborare il proprio parto. Accettare il corpo che non è quello di sempre o di prima. Cercare di comunicare i propri bisogni, che talvolta rimangono offuscati anche a te. 

E poi ci sono loro. Le tue emozioni. Le tue sensazioni.

…Spaesamento. Tristezza. Nostalgia. Paura. Gratitudine. Voglia di piangere. Solitudine. Felicità. Senso di colpa. Paura di sbagliare. Inadeguatezza…

Non sei solə, nel vivere questo immenso, faticoso, meraviglioso, cammino emotivo. E questo non toglie nulla a tutto ciò che di bello si sprigiona in te e nella nuova famiglia appena nata.

Sei appena natə anche tu, cara neo mamma. Anche se sei al secondo, terzo… figlio. Ogni esperienza è a se. 

⏳Datti il tempo che senti ti serve per riprenderti;
😢Piangi se senti di aver bisogno di farlo;
👩🏻‍🤝‍👩🏼Cerca altre donne che stanno facendo un tuo simile cammino, per condividere le fatiche e le gioie o anche un caffè☕️

E se senti che la solitudine e la fatica ti sembrano davvero imponenti e non diminuiscono chiedi aiuto. Chiedere aiuto è un atto di coraggio che dobbiamo a noi stesse, per ritrovare il nostro benessere!🌸
#neomamma #maternitá #maternitàconsapevole #mirano #psicologia #solitudine
È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Vi È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Visto che c’è stata la #giornata sulla #consapevolezza relativa all’#autismo a inizio aprile ho deciso di scrivere su questo tema! Per anni ho lavorato con bimbi e #famiglie che vivono in prima persona questa #diagnosi e tuttora svolgo, con #persone con #autismo ad #altofunzionamento, #percorsi di #psicoterapia. È un mondo dalle infinite sfaccettature e restare aggiornati è fondamentale per essere davvero di aiuto! Vi rimando alle storie oggi per il link diretto all’articolo! 💫 Buona lettura!
👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕 Vi si 👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕
Vi siete mai soffermati a chiedervi come vi descriverebbero i vostri cari? Amici, famigliari, colleghi che siano?

Ve lo chiedo perché di frequente, gli occhi 👀 con cui osserviamo noi stessə sono quelli del giudizio (negativo) e della severità.

Vorremmo essere più belli, meno rugosi, avere capelli più lucenti, meno pancia, più fianchi, meno seno, gambe più snelle…

Potrei continuare ma avete capito il concetto.

Quando ci guardiamo allo specchio 🪞 i pensieri che fai di te stessə quali sono? Prestaci caso. E soprattutto, allenati a osservarti con gli occhi degli altri che ti amano. Apprezzano anche i difetti (inevitabili) che ognuno di noi ha ma che magari, per loro, sono la tua peculiarità.
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