Metodo di studio, l’alleato dei nostri ragazzi
Aumentare le opportunità di crescita di bambini e adolescenti rispettando i loro bisogni è possibile. Certo gli aspetti implicati sono molti e oggi vorrei concentrarmi su uno in particolare, il metodo di studio. È il primo strumento che i nostri ragazzi hanno a disposizione per ottenere risultati soddisfacenti a scuola e per questo è di fondamentale importanza che ciascuno trovi quello più adatto alle sue caratteristiche. È bene sapere infatti che non esiste un metodo di studio universale.
L’importanza di avere un buon metodo di studio
Lo studio è una forma di apprendimento in tre fasi: lettura e comprensione del testo, riconoscimento e memorizzazione degli aspetti importanti, recupero dell’informazione. Ognuna di esse ha le sue strategie e l’insieme di queste strategie è chiamato metodo di studio. I ragazzi che ne hanno uno proprio, personalizzato e basato sulle proprio risorse, hanno una marcia in più. Sapranno infatti scegliere il luogo e il momento migliore per studiare, organizzare e programmare lo studio; usare al meglio gli strumenti che hanno a disposizione per capire e imparare il materiale da studiare, e selezionare le strategie migliori da adottare a seconda del compito da svolgere. Il metodo di studio ideale è quello che aiuta lo studente a comprendere, fissare e richiamare gli argomenti di ogni materia in modo chiaro, rapido, efficiente e senza troppa fatica, ottimizzando così tempo e risorse. Concentriamoci sulla prima fase dell’apprendimento, quella relativa a lettura e comprensione e vediamo insieme alcune strategie per facilitarla.
Strategie di approccio al testo
Ci sono diverse modalità di approccio al testo e variano a seconda dell’obiettivo, per questo è importante che lo studente impari a usare il libro con consapevolezza.
Prima ancora di iniziare a leggere, ad esempio, è buona norma fare un’analisi del testo e degli indici testuali. Immagini, parole in grassetto, titoli e sottotitoli, didascalie sono tutti elementi che danno informazioni importanti e aiutano a inquadrare l’argomento, richiamando eventuali conoscenze pregresse.
Poi si passa alla lettura vera e propria per comprendere le informazioni e selezionare quelle più utili. Una prima volta senza sottolineare, una seconda volta evidenziando i concetti principali e le parole chiave, ricordando che meno si sottolinea, più i concetti saranno significativi.
Esistono alcune tecniche che favoriscono la comprensione:
- dividere i testi troppo lunghi in parti più piccole, magari associando un’ immagine o una parola chiave alle diverse parti del testo, che ne richiami il contenuto. In questo modo sarà immediatamente visibile e comprensibile il concetto chiave che è stato letto.
- Focalizzare bene il compito da svolgere, ad esempio, se si tratta di dover rispondere a delle domande, è bene prima leggere le domande e poi il testo, per poter focalizzare l’attenzione sulle parti utili alle risposte.
- Evidenziare solo le parti davvero importanti del testo, altrimenti il rischio è di voler memorizzare tutto.
Infine arriviamo alla fase di selezione, rielaborazione e sintesi delle informazioni. Uno dei modi più utili per rielaborare e nello stesso tempo sintetizzare gli aspetti più importanti è fare uno schema, detto anche mappa, soprattutto per gli studenti ‘visivi’, quelli cioè che hanno una preferenza per gli aspetti non verbali quali immagini, fotografie, colori, che risultano dunque per loro più facili da memorizzare e ricordare.
Sono da preferire mappe con strutture gerarchiche nelle quali sia chiaro l’argomento principale e i cui concetti siano organizzati dal generale al particolare. Sono più utili le mappe sintetiche, arricchite da richiami visivi, come immagini, foto, colori, con collegamenti chiari fra i diversi concetti. Le forme che si possono dare alle mappe sono davvero tante: tabelle, grafici, schemi a raggi sono solo alcuni suggerimenti.
Per gli studenti che si sentono maggiormente in confidenza con gli elementi verbali invece possono risultare molti utili riassunti e schemi svolti con le parole chiave estrapolate dai testi letti.
A prescindere dalla forma che avrà lo schema, è importante infine allenarsi a raccontarlo, per imparare ad esprimersi in modo adeguato.