Consigli pratici per incrementare la motivazione
Possiamo definire la motivazione come un processo che attiva, dirige e mantiene una persona verso una meta, guidandone la sequenza di comportamenti e scelte per raggiungerla. In altre parole è una sorta di stimolo che guida le nostre azioni verso il raggiungimento degli obiettivi che desideriamo. È importante non immaginarla come una strada sempre in discesa; è più una camminata su un sentiero che varia nel tempo, con dolci sali e scendi, salite impegnative, tratti più impervi alternati a tratti più semplici. Insomma, non è una cima che conquistiamo una volta per tutte, è un percorso continuo e da allenare!
Esistono differenti tipi di motivazione: qui ne prendiamo in considerazione due e vediamo insieme alcune strategie che possiamo mettere in atto per incentivarla e mantenerla nel tempo.
Motivazione interna ed esterna
La motivazione si intreccia inevitabilmente con i nostri pensieri, le nostre emozioni e fluttua nel tempo, come ogni altra caratteristica dell’essere umano. Sono due le principali tipologie di motivazione, interna quando nasce da dentro l’individuo; esterna, quando la molla ad agire ci arriva da fuori e magari è legata a una qualche forma di ricompensa o riconoscimento pubblico. È diverso dire “Vado in palestra perché so che poi mi sento meglio”, da “Vado in palestra perché me lo chiede il medico”. L’azione è la stessa, ma la motivazione è completamente differente. Così come il significato che assumerà per noi quel momento e quella specifica attività.
Quando agiamo perché un’attività ci piace e la troviamo interessante o divertente, siamo mossi da una motivazione interna e sarà molto più semplice portare a termine i nostri compiti, anche se questi richiedono impegno, costanza e sacrificio. Non abbiamo bisogno di ricompense esterne, perché la ricompensa sta nell’attività stessa che stiamo svolgendo. Gran parte del nostro comportamento è guidato da motivazioni interiori e non da spinte esterne, soprattutto quando siamo ben focalizzati sui nostri obiettivi e desideri. Sono molto più potenti rispetto alle motivazioni esterne, perché meno instabili e capaci di continuare a smuoverci anche quando i facili entusiasmi se ne sono andati.
Strategie per mantenere alta la motivazione
Abbiamo detto che la motivazione è una sorta di motore che ci indirizza verso le azioni da svolgere e che supporta i nostri sforzi nel tempo. Vediamo qualche semplice trucco per rinforzarla.
- Diamoci obiettivi realistici e quindi realizzabili che rispecchino il nostro potenziale e il nostro punto di partenza. Va bene sognare in grande, ma non dobbiamo mai perdere di vista la realtà. Gli obiettivi troppo difficili da raggiungere fanno calare la motivazione e il rischio è quello di non riuscire a raggiungerli mai o di sentirci non efficaci o incapaci. Non possiamo correre una maratona se prima non impariamo a camminare.
- Non ci boicottiamo: impariamo a riconoscere quei pensieri che ci possono frenare e ostacolare. Mi riferisco alle tipiche frasi: “Non ce la farò mai”, “È troppo difficile”, “Non fa per me”, solo per citarne alcune. E concentriamoci sul momento presente: oggi, con quello che ho, la situazione che vivo, che sento di fare e posso fare, cosa posso fare per sentire di andare nella direzione per me importante?
- Partiamo dal più piccolo passo: scegli alcune semplici azioni da svolgere quotidianamente per avvicinarti sempre di più al tuo obiettivo. Piccoli passi che, uno dopo l’altro e senza rendertene conto, ti porteranno a raggiungere grandi risultati. Soprattutto a creare quelle routine costanti ed efficaci, motivanti, che ti fanno stare bene e che, giorno dopo giorno, ti avvicinano ai tuoi traguardi!
- Affina la tua consapevolezza. Più sei in grado di riconoscere i tuoi bisogni e desideri, le tue abilità, il tuo modo di reagire alle situazioni, le tue abitudini e i tuoi schemi di pensiero, più sarà semplice per te scegliere i comportamenti e gli atteggiamenti più funzionali al raggiungimento del tuo obiettivo.