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Apprendimento
Difficoltà di apprendimento, cosa sono e qualche piccola strategia da sperimentare
26 Luglio 2022 by Francesca in Apprendimento

Tutto ciò che devi sapere per affrontare con serenità le difficoltà da apprendimento

Tra gli ostacoli che i bambini possono incontrare lungo il loro percorso di crescita ci sono le difficoltà scolastiche che coinvolgono competenze diverse e possono avere ripercussioni anche negli aspetti emozionali e motivazionali.

Entriamo un po’ più nello specifico e cerchiamo di capire che cosa sono e come si manifestano queste problematiche, ma soprattutto come possiamo aiutare il bambino nel suo naturale processo di sviluppo, valorizzando i suoi punti di forza.

Quali sono i disturbi di apprendimento

Tecnicamente si chiamano DSA, un acronimo che identifica un insieme di difficoltà scolastiche, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che coinvolgono le competenze di base quali lettura, scrittura e capacità di calcolo. Possono manifestarsi attraverso una difficoltà di convertire le parole scritte in parole lette, in una grafia disordinata o troppo lenta, una scarsa capacità di decodificare e comprendere un testo, di manipolare numeri o eseguire compiti aritmetici.  Non sempre è immediato e facile riconoscere una difficoltà degli apprendimenti da ciò che costituisce un vero e proprio disturbo; serve svolgere una valutazione che consenta di indagare le prestazioni dello studente per vedere se la sua performance è al di sotto dei valori attesi per età o classe frequentata e se rientra nei criteri clinici che identificano i DSA.

Leggere, scrivere e calcolare ci sembrano atti così semplici e automatici che spesso facciamo fatica a comprendere chi invece incontra particolari difficoltà a svolgerli. Bambini che vivono tali difficoltà non riescono ad automatizzare le procedure di apprendimento e ciò comporta un costante affaticamento, lentezza nello svolgere i compiti e tempi di attenzione piuttosto brevi, con tempi di lavoro spesso molto lunghi. A lungo andare possono venire implicati anche aspetti psicologici, come ad esempio una bassa autostima e la tendenza a non sentirsi mai bravi abbastanza. Per questo è importante riconoscere queste problematiche e intervenire il prima possibile. Le azioni che possiamo fare sono molteplici, può risultare utile sperimentare diverse strategie e modalità per aiutare il bambino ad affinare le sue competenze e a sentirsi più capace, rispettando sempre la sua soggettività.

Le 7 strategie che facilitano l’apprendimento

  • Evidenziare i punti di forza e sottolinearli nelle verbalizzazioni quotidiane con il bambino anziché enfatizzare continuamente i suoi punti di debolezza.
  • Gratificare l’impegno, anche quando l’attività svolta ci sembra semplice o banale.
  • Aiutare a sperimentare diverse strategie per capire quelle più adatte a sé, personalizzando il proprio metodo di studio.
  • Facilitare la riflessione e la condivisione di vissuti emotivi, il confronto di opinioni e la creazione di nuove sintesi tramite il dialogo e l’ascolto.
  • Minimizzare il cambiamento, introducendo piccole variabili che siano gestibili con maggiore facilità. Ricordiamoci che è proprio un piccolo passo alla volta che ci porterà lontano.
  • Mettere a disposizione del bambino spazi dedicati alle diverse attività e ai materiali necessari a svolgerle. In questo modo sarà più semplice per lui avere un ordine mentale che facilita gli apprendimenti e lo incentiva all’autonomia.
  • Proporre sfide che alimentino il bisogno di efficacia e di sentirsi capaci. I risultati raggiunti saranno così percepiti come delle vere e proprie conquiste.

Ognuno di noi può scegliere di responsabilizzarsi nel percorso che aiuti il bambino a migliorare. Non sempre sarà facile e immediato capire quale sia la cosa più utile da fare, ma proprio per questo è importante tenere a mente che ogni viaggio inizia sempre con un piccolo passo.

 

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Francesca

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Non ho tempo O lo gestisco male? Quando si diventa Non ho tempo
O lo gestisco male?
Quando si diventa #genitori non è facile, lo sai bene, ritagliarsi del #tempo per se stessi. Soprattutto se di figli ne hai più di uno. 

Tuttavia la questione del tempo non coinvolge solo genitori o neo genitori ma accomuna un po’ tutti. 

Eppure a volte il ‘non ho tempo’ diventa un #alibi. Molto è il tempo che perdiamo, quando:
⏳non riflettiamo su cosa vogliamo fare nel tempo che abbiamo a disposizione 
⏳non ottimizziamo il tempo che abbiamo
⏳perseveriamo in azioni che al momento ci sembrano ottimali ma che nel tempo non ci arricchiscono come vorremmo

Cosa fare dunque?

💡parti da ciò che hai, fosse anche ottimizzare la passeggiata che fai per portare a spasso il tuo bimbo. In che modo? 

☎️facendo una telefonata a una persona cara
🧘🏽‍♀️ascoltando un corso di meditazione 
🗣️ascoltando radio o audio in una lingua straniera che ti piacerebbe allenare o imparare
🎶ascoltando la tua musica preferita 
📚ascoltando audio libri, podcast o corsi di formazione 

Vedi come Un’ora di passeggiata può diventare una occasione. 

A volte il tempo è lì, ma abituati a fare ciò che abbiamo sempre fatto non ci accorgiamo che il cambiamento è sempre possibile.
E come emozioni Mente•corpo•emozioni delle don E come emozioni
Mente•corpo•emozioni delle donne nel post parto 

Il post parto. 
Periodo di grandi e repentini cambiamenti. Sembra quasi di essere sulle montagne russe. 

Il #corpo può far fatica a riprendersi dal #parto e tu potresti ancora sentire dolore e fatica. Il sonno scarseggia. 
Provi gioia e immenso amore perché, finalmente, tuə figliə è al tuo fianco.

Eppure non mancano le fatiche. Far partire l’allattamento, al seno o artificiale che sia, cercare un nuovo #equilibrio con il/la neonatə, riprendere le proprie forze. Talvolta elaborare il proprio parto. Accettare il corpo che non è quello di sempre o di prima. Cercare di comunicare i propri bisogni, che talvolta rimangono offuscati anche a te. 

E poi ci sono loro. Le tue emozioni. Le tue sensazioni.

…Spaesamento. Tristezza. Nostalgia. Paura. Gratitudine. Voglia di piangere. Solitudine. Felicità. Senso di colpa. Paura di sbagliare. Inadeguatezza…

Non sei solə, nel vivere questo immenso, faticoso, meraviglioso, cammino emotivo. E questo non toglie nulla a tutto ciò che di bello si sprigiona in te e nella nuova famiglia appena nata.

Sei appena natə anche tu, cara neo mamma. Anche se sei al secondo, terzo… figlio. Ogni esperienza è a se. 

⏳Datti il tempo che senti ti serve per riprenderti;
😢Piangi se senti di aver bisogno di farlo;
👩🏻‍🤝‍👩🏼Cerca altre donne che stanno facendo un tuo simile cammino, per condividere le fatiche e le gioie o anche un caffè☕️

E se senti che la solitudine e la fatica ti sembrano davvero imponenti e non diminuiscono chiedi aiuto. Chiedere aiuto è un atto di coraggio che dobbiamo a noi stesse, per ritrovare il nostro benessere!🌸
#neomamma #maternitá #maternitàconsapevole #mirano #psicologia #solitudine
È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Vi È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Visto che c’è stata la #giornata sulla #consapevolezza relativa all’#autismo a inizio aprile ho deciso di scrivere su questo tema! Per anni ho lavorato con bimbi e #famiglie che vivono in prima persona questa #diagnosi e tuttora svolgo, con #persone con #autismo ad #altofunzionamento, #percorsi di #psicoterapia. È un mondo dalle infinite sfaccettature e restare aggiornati è fondamentale per essere davvero di aiuto! Vi rimando alle storie oggi per il link diretto all’articolo! 💫 Buona lettura!
👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕 Vi si 👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕
Vi siete mai soffermati a chiedervi come vi descriverebbero i vostri cari? Amici, famigliari, colleghi che siano?

Ve lo chiedo perché di frequente, gli occhi 👀 con cui osserviamo noi stessə sono quelli del giudizio (negativo) e della severità.

Vorremmo essere più belli, meno rugosi, avere capelli più lucenti, meno pancia, più fianchi, meno seno, gambe più snelle…

Potrei continuare ma avete capito il concetto.

Quando ci guardiamo allo specchio 🪞 i pensieri che fai di te stessə quali sono? Prestaci caso. E soprattutto, allenati a osservarti con gli occhi degli altri che ti amano. Apprezzano anche i difetti (inevitabili) che ognuno di noi ha ma che magari, per loro, sono la tua peculiarità.
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