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Essere e sentirsi genitori efficaci
28 Marzo 2023 by Francesca in varie

Oggi vi racconto una storia tratta dal libro che ho pubblicato “L’arte del dis-apprendere”. È la storia di un piccolo paziente che mette a dura prova i genitori, i quali devono esplorare nuove strade e nuove azioni quotidiane capaci di generare un potenziale cambiamento.

Davide e la sua passione per la tecnologia.

Davide, nome di fantasia, ha 6 anni e ama molto tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia. Trascorre gran parte del suo tempo tra tablet e cellulare e quando mamma e papà provano a sottrarglieli, urla e piange. Fanno addirittura fatica a farlo mangiare e l’unico modo per portarlo a tavola è consentirgli di usare i suoi videogiochi o di guardare la televisione. Finisce così per saltare spesso i pasti principali, ripiegando su pizzette, biscotti, merendine, cibi pronti, consumati in orari strani.

Si presentano da me chiedendomi come possono fare per migliorare la loro quotidianità ed essere d’aiuto a Davide. Come prima cosa individuiamo il comportamento principale che sta peggiorando il problema ed è il fatto che non ci sono regole chiare da rispettare. Per quanto tempo Davide può usare il cellulare? In quali momenti della giornata? E quali altri attività può invece svolgere se non usa tablet e telefonino?

Da qui siamo partiti per individuare alcune strategie educative utili a far cambiare la situazione, rendendo Davide protagonista del processo.

Strategie migliorative.

Abbiamo definito innanzitutto due regole fulcro, alle quali restare costantemente aggrappati: il fatto di concordare un tempo massimo di utilizzo di cellulare e tablet e di sedere a tavola tutti insieme per pranzare e cenare, con la televisione spenta.

Come sono state declinate queste regole nel quotidiano? Davide è stato subito coinvolto e, insieme a mamma e papà, ha creato un cartellone da appendere in cucina, fatto di fotografie e immagini, su cui sono stati fissati i comportamenti da mettere in atto.

Tutti d’accordo nello stabilire che:

  • la tecnologia si usa solo un’ora al giorno, in due momenti distinti: mezz’ora di tablet dopo cena, solo se Davide avrà mangiato negli orari stabiliti e l’altra mezz’ora a sua scelta;
  • sarà Davide a verificare che tutti in famiglia rispettino la regola di pranzare e cenare insieme e con la televisione spenta. Controllerà che tutti siano puntuali e aiuterà nella preparazione di qualche pietanza;
  • ci sarà una raccolta punti: Davide accumulerà un punto ogni volta che rispetterà entrambe le regole. Arrivato a 10 vincerà un bel premio;
  • niente cibo spazzatura fuori pasto: solo frutta, oppure si mangerà al pasto successivo.

Le regole sono diventate chiare a tutti e i genitori sanno che, per il bene di Davide, non dovranno cedere. Iniziano a sentirsi più competenti e capaci nel gestire aspetti educativi per loro rilevanti e hanno la consapevolezza di essere nella giusta direzione.

Quando si possiedono gli strumenti e le risorse adatte ad affrontare una determinata situazione, il percorso diventa più semplice per tutta la famiglia.

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Francesca

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Non ho tempo O lo gestisco male? Quando si diventa Non ho tempo
O lo gestisco male?
Quando si diventa #genitori non è facile, lo sai bene, ritagliarsi del #tempo per se stessi. Soprattutto se di figli ne hai più di uno. 

Tuttavia la questione del tempo non coinvolge solo genitori o neo genitori ma accomuna un po’ tutti. 

Eppure a volte il ‘non ho tempo’ diventa un #alibi. Molto è il tempo che perdiamo, quando:
⏳non riflettiamo su cosa vogliamo fare nel tempo che abbiamo a disposizione 
⏳non ottimizziamo il tempo che abbiamo
⏳perseveriamo in azioni che al momento ci sembrano ottimali ma che nel tempo non ci arricchiscono come vorremmo

Cosa fare dunque?

💡parti da ciò che hai, fosse anche ottimizzare la passeggiata che fai per portare a spasso il tuo bimbo. In che modo? 

☎️facendo una telefonata a una persona cara
🧘🏽‍♀️ascoltando un corso di meditazione 
🗣️ascoltando radio o audio in una lingua straniera che ti piacerebbe allenare o imparare
🎶ascoltando la tua musica preferita 
📚ascoltando audio libri, podcast o corsi di formazione 

Vedi come Un’ora di passeggiata può diventare una occasione. 

A volte il tempo è lì, ma abituati a fare ciò che abbiamo sempre fatto non ci accorgiamo che il cambiamento è sempre possibile.
E come emozioni Mente•corpo•emozioni delle don E come emozioni
Mente•corpo•emozioni delle donne nel post parto 

Il post parto. 
Periodo di grandi e repentini cambiamenti. Sembra quasi di essere sulle montagne russe. 

Il #corpo può far fatica a riprendersi dal #parto e tu potresti ancora sentire dolore e fatica. Il sonno scarseggia. 
Provi gioia e immenso amore perché, finalmente, tuə figliə è al tuo fianco.

Eppure non mancano le fatiche. Far partire l’allattamento, al seno o artificiale che sia, cercare un nuovo #equilibrio con il/la neonatə, riprendere le proprie forze. Talvolta elaborare il proprio parto. Accettare il corpo che non è quello di sempre o di prima. Cercare di comunicare i propri bisogni, che talvolta rimangono offuscati anche a te. 

E poi ci sono loro. Le tue emozioni. Le tue sensazioni.

…Spaesamento. Tristezza. Nostalgia. Paura. Gratitudine. Voglia di piangere. Solitudine. Felicità. Senso di colpa. Paura di sbagliare. Inadeguatezza…

Non sei solə, nel vivere questo immenso, faticoso, meraviglioso, cammino emotivo. E questo non toglie nulla a tutto ciò che di bello si sprigiona in te e nella nuova famiglia appena nata.

Sei appena natə anche tu, cara neo mamma. Anche se sei al secondo, terzo… figlio. Ogni esperienza è a se. 

⏳Datti il tempo che senti ti serve per riprenderti;
😢Piangi se senti di aver bisogno di farlo;
👩🏻‍🤝‍👩🏼Cerca altre donne che stanno facendo un tuo simile cammino, per condividere le fatiche e le gioie o anche un caffè☕️

E se senti che la solitudine e la fatica ti sembrano davvero imponenti e non diminuiscono chiedi aiuto. Chiedere aiuto è un atto di coraggio che dobbiamo a noi stesse, per ritrovare il nostro benessere!🌸
#neomamma #maternitá #maternitàconsapevole #mirano #psicologia #solitudine
È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Vi È uscito oggi un nuovo articolo sul mio #blog. Visto che c’è stata la #giornata sulla #consapevolezza relativa all’#autismo a inizio aprile ho deciso di scrivere su questo tema! Per anni ho lavorato con bimbi e #famiglie che vivono in prima persona questa #diagnosi e tuttora svolgo, con #persone con #autismo ad #altofunzionamento, #percorsi di #psicoterapia. È un mondo dalle infinite sfaccettature e restare aggiornati è fondamentale per essere davvero di aiuto! Vi rimando alle storie oggi per il link diretto all’articolo! 💫 Buona lettura!
👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕 Vi si 👀Guardati con gli occhi dell’amore 💕
Vi siete mai soffermati a chiedervi come vi descriverebbero i vostri cari? Amici, famigliari, colleghi che siano?

Ve lo chiedo perché di frequente, gli occhi 👀 con cui osserviamo noi stessə sono quelli del giudizio (negativo) e della severità.

Vorremmo essere più belli, meno rugosi, avere capelli più lucenti, meno pancia, più fianchi, meno seno, gambe più snelle…

Potrei continuare ma avete capito il concetto.

Quando ci guardiamo allo specchio 🪞 i pensieri che fai di te stessə quali sono? Prestaci caso. E soprattutto, allenati a osservarti con gli occhi degli altri che ti amano. Apprezzano anche i difetti (inevitabili) che ognuno di noi ha ma che magari, per loro, sono la tua peculiarità.
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